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I benefici della (cauta) esposizione al sole

Soprattutto ora che il clima sta diventando sempre più rovente e l’irraggiamento UV è ai massimi livelli, limitare l’esposizione al sole è una priorità per tutti e a qualunque età, se si vuole evitare eritemi e scottature nell’immediato e ridurre il rischio di sviluppare melanoma e altri tumori cutanei negli anni a venire. Ma ciò non significa dover rinunciare completamente al sole. A piccole dosi, al mattino presto o al tramonto oppure nei mesi meno caldi dell’anno, l’esposizione ai suoi raggi è preziosa per l’organismo. E non soltanto perché permette di fare scorta di vitamina D, indispensabile per la salute delle ossa e per molte altre funzioni dell’organismo, ma anche per molte altre ragioni. Scopritele cliccando qui.

Stipsi cronica legata a deficit di vitamina D

Difficoltà ad andare in bagno, sensazione di pienezza e malessere addominale, gonfiore e flatulenza; a volte, crampi. Tutti sintomi tipici di una condizione, la stitichezza, che chiunque ha indubbiamente sperimentato più di una volta nel corso della vita per le ragioni più diverse. Stress, alimentazione disordinata, insufficiente assunzione di liquidi, viaggi, terapie farmacologiche che interferiscono con la motilità dell’intestino, gravidanza ecc. sono soltanto alcune delle cause più comuni, che generalmente si presentano in modo occasionale e persistono per brevi periodi.

Per alcune persone, tuttavia, la stitichezza può diventare una compagna fedele e ostinata, senza che sia possibile individuare un fattore in grado di giustificarla e sul quale agire per attenuare il fastidio. In questi casi, si parla di stipsi funzionale cronica: una condizione che interessa soprattutto gli anziani e le donne e che, di norma, si associa a una significativa riduzione della qualità di vita, nonché a un aumento della spesa sanitaria per visite ed esami, terapie spesso poco utili e trattamenti per la gestione delle possibili complicanze.

Un recente studio italiano, condotto in collaborazione tra l’Ospedale “Saverio de Bellis” di Castellana Grotte (Bari), l’Università di Bari e l’Università di Chieti-Pescara, indica che la stitichezza funzionale cronica può essere correlata a bassi livelli di vitamina D nel sangue, suggerendo così una nuova possibile strategia per alleviarne i disagi, basata sull’integrazione di questa vitamina essenziale per tutelare la salute delle ossa, la funzionalità del sistema immunitario, il mantenimento di un buon tono dell’umore e molte altre funzioni organiche fondamentali.

Nello studio, 86 pazienti affetti da stipsi funzionale cronica e 86 soggetti sani con caratteristiche demografiche e cliniche generali sovrapponibili (85% donne; età media 50 anni) sono stati valutati relativamente a motilità/funzionalità intestinale, possibili disbiosi (alterazioni di composizione del microbiota intestinale) e livelli plasmatici di 25-idrossi-vitamina D (25-OH-D). Inoltre, tutti i partecipanti sono stati valutati sul fronte del tono dell’umore e della qualità di vita.

Dall’analisi è emerso che i pazienti con stipsi funzionale cronica avevano livelli plasmatici di 25-OH-D significativamente inferiori rispetto ai controlli con funzionalità intestinale normale e che il deficit di vitamina D costituiva un fattore di rischio significativo per la stipsi funzionale cronica anche dopo aver eliminato possibili fattori confondenti. In aggiunta, la ridotta funzionalità intestinale era accompagnata da sintomi di ansia e/o depressione e ridotta qualità di vita.

In attesa di comprendere il meccanismo alla base della correlazione tra ridotta funzionalità intestinale e insufficienza di vitamina D, i ricercatori suggeriscono di misurare i livelli plasmatici di 25-OH-D in tutti i pazienti affetti da stipsi funzionale cronica e, qualora si riscontrassero deficit, di compensarli con supplementazioni mirate di vitamina D, sicuramente vantaggiose anche sul piano del metabolismo osseo e su quello immunitario, soprattutto tra le donne in menopausa e tra gli anziani.

Fonte

Panarese A et al. Chronic functional constipation is strongly linked to vitamin D deficiency. World J Gastroenterol. 2019;25(14):1729-1740. doi:10.3748/wjg.v25.i14.1729 (https://www.wjgnet.com/1007-9327/abstract/v25/i14/1729.htm)

Frutta, verdura e vitamina D: abbronzatura perfetta e benessere

Ogni anno, si sa, prima ancora che arrivi l’estate si cerca di arrivare in spiaggia con un’abbronzatura perfetta. Si ricorre alle lampade, ad oli e creme particolari, il tutto per raggiungere il tanto desiderato colore ambrato che conferisce alla nostra pelle un tocco esotico ed affascinante. Non molti sanno però che per poter raggiungere l’abbronzatura che abbiamo sempre sognato è fondamentale quello che mangiamo. Alcuni alimenti infatti favoriscono la produzione della melanina, la sostanza responsabile dell’abbronzatura della nostra pelle. Oltre che conferire alla nostra cute una colorazione molto ricercata, il sole è anche fondamentale per la sintesi della vitamina D, elemento importantissimo per il benessere del nostro organismo.

Gli alimenti consigliati

Fra tutti gli alimenti che favoriscono la produzione della melanina, prime fra tutti ci sono sicuramente le carote, le “regine dell’abbronzatura”. Le carote infatti sono ricche di vitamina A, responsabile dell’attivazione della melanina. Basti pensare che in soli 100 grammi di polpa di carota ci sono 1200 microgrammi di vitamina A, più del doppio della quantità presente in qualsiasi altro alimento. Seguono, nei posti immediatamente successivi della classifica, spinaci, radicchio e albicocche. Tra la frutta che favorisce l’abbronzatura possiamo citare anche meloni, pesche, cocomeri e ciliege. Mentre invece tra gli ortaggi, i più indicati sono lattuga, sedano peperoni e pomodori. La maggior parte di questi alimenti, contraddistinti da un colore rosso/arancione, contengono betacarotene, precursore della vitamina A.

I benefici del sole

Oltre che per l’abbronzatura, il sole risulta davvero molto importante per la produzione di vitamina D, sostanza fondamentale per il nostro organismo. Viene sintetizzata infatti in seguito all’esposizione ai raggi solari, e rappresenta una valida alleata per il benessere di grandi e piccoli. Innanzitutto la vitamina D previene il rachitismo in quanto rinforza la struttura ossea, migliora il sistema immunitario rendendolo più efficace, previene il diabete e sembra avere un impatto positivo su malattie neurodegenerative (come il Parkinson e l’ Alzheimer). Inoltre si sta indagando sulla relazione tra vitamina D e tumori. Sembrerebbe infatti che la vitamina D abbia una funzione di prevenzione e di contrasto per il tumore al colon. Per queste ragioni è calorosamente consigliata l’assunzione di vitamina D, specialmente nei mesi invernali dove l’esposizione al sole è sicuramente inferiore rispetto ai mesi estivi, sia attraverso integratori suggeriti dal medico, sia attraverso l’alimentazione. E’ possibile trovare la vitamina D infatti nel latte, nel salmone, nel tonno, nelle uova e nei formaggi.

La vera fonte di vitamina D però, come già accennato, è il sole, utile quindi non solo a raggiungere l’abbronzatura che abbiamo sempre desiderato (grazie anche all’aiuto degli alimenti sopra indicati) ma anche a favorire la sintesi di questa preziosa sostanza indispensabile per la nostra salute.

Sole: ecco i principali benefici dell’esposizione alla luce solare

Molto spesso quando si parla di sole ed esposizione ai raggi solari si evidenziano solo ed esclusivamente gli effetti negativi che questo atto può comportare al nostro organismo: ustioni, danni alla cute e persino tumori alla pelle. Ovviamente si tratta di rischi veritieri che però si riferiscono ad un’esposizione scorretta alla luce del sole (ad esempio l’esposizione nelle ore più calde senza alcun tipo di protezione per la pelle o gli occhi). Quello che però molti ignorano è che la luce solare porta anche un numero elevatissimo di benefici per il nostro organismo, collegati chiaramente ad un’esposizione controllata e responsabile.

Molti studi scientifici infatti hanno dimostrato che una corretta esposizione ai raggi solari calore giovare anche e soprattutto alla nostra pelle. Infatti grazie ai raggi solari la cute rilascia un composto chimico all’interno dei vasi sanguigni che contribuisce ad abbassare le pressione del sangue, diminuendo in maniera significativa il rischio di infarto o ictus (si consideri che i morti per ictus e infarti sono di gran lunga maggiori di quelli per tumori alla pelle).

Gli effetti benefici della luce solare

Premessa già l’importanza di esporsi al sole esclusivamente negli orari consigliati e con il giusto buonsenso, l’esposizione ai raggi solari è di grande aiuto soprattutto per la produzione di vitamina D. La vitamina D è una sostanza che non viene prodotta normalmente dal nostro organismo ma viene assunta attraverso integratori o, molto più importante, viene sintetizzata dal nostro corpo proprio grazie all’esposizione al sole, ed è fondamentale per lo sviluppo dell’organismo in quanto contribuisce a rafforzare l’apparato osseo, migliora quello respiratorio e rappresenta un toccasana anche per il sistema immunitario. Infine è utile a combattere le più comuni patologie cardiocircolatorie.

Un aiuto anche per la mente

Oltre ai già citati e numerosi benefici che l’esposizione solare porta al nostro corpo, è importante parlare anche dell’effetto positivo che il sole ha anche sulla nostra mente. Oltre a stimolare la produzione di Vitamina D, il sole è anche fondamentale per la sintesi della melanina, sostanza che ci permette di abbronzarci e quindi di raggiungere quel colore ambrato della nostra pelle che noi tutti apprezziamo e che aumenta la nostra autostima facendoci sentire più attraenti e belli. Il sole inoltre contribuisce a regolare i cicli di sonno-veglia, permettendoci di riposare meglio e inoltre è causa del miglioramento del tono dell’umore. Proprio i raggi del sole infatti sono capaci di attivare alcuni neurotrasmettitori (serotonina) che agiscono a livello cerebrale risollevando il nostro umore, allontanando ansia, preoccupazioni e pensieri negativi, rendendoci più spensierati e felici.

Dopo questo elenco di alcuni dei tanti benefici che il nostro corpo può trarre dall’esposizione alla luce solare, occorre ricordare ancora una volta che l’esposizione al sole deve avvenire nella maniera più corretta possibile, nei giusti momenti della giornata e con tutte le dovute protezioni.

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